Da un bancale ricavano un tavolino, da un ceppo una lampada: riciclano legno di scarto, ci mettono il valore aggiunto di un'idea e di una filosofia che li trasforma in articoli di design, venduti online con il marchio Neh Italia.
A fare tutto è una piccolissima azienda famigliare di Premosello.
«Magari a qualcuno può anche sembrare strano, ma i clienti non ci mancano» sorride Simone Zonca. Con la fidanzata di Omegna Rossana Di Leo, futura psicologa, e il papà Roberto, che ha il talento manuale, da cinque anni Si-
mone si è lanciato in un'impresa che è stata ben più di una scommessa.
Fresco di diploma come perito aziendale e corrispondente in lingue
estere, il giovane Zonca aveva trovato impiego nell'ufficio di una ditta di casalinghi. Dopo tre anni di lavoro alle dipendenze, la voglia di affermarsi in proprio lo ha portato a valutare qualcosa di diverso. «Un'attività di e-commerce cominciata con la personalizzazione di borracce per aziende, scuole, manifesta-
zioni, a cui poi è seguita quella con cui diamo una seconda vita al legno scartato da altri cicli produttivi» spiega Simone Zonca, sottolineando come tutto si leghi all'interno della declinazione pratica dell'ecosostenibilità.
Le loro creazioni, che hanno visibilità attraverso i social, sono state notate dai promotori di Artspace, una rete culturale che organizza «AmbientArti». E' la mostra di pittura che, con lo slogan «la natura è la prima forma d'arte»,
avrà la terza edizione a palazzo Durini a Milano dal 27 aprile al 6 maggio.
«Ci hanno chiesto di realizzare i sette premi che verranno consegnati ai vincitori della manifestazione» riporta il titolare di Neh Italia. Quattro sono pronti, ad altri tre mancano gli ultimi ritocchi.
Sono piccole opere concettuali che rimandano a riflessioni in tema ambientale. Ci sono le braccia alzate di tre rami secchi che chiedono di non arrendersi alla deforestazione, il cerchio formato da segmenti di legno attinti da diversi recuperi che rappresenta il differente approccio nel mondo all'emergenza climatica. Poi un disco di larice dipinto di bianco e uno più piccolo carbonizzato, che suggeriscono l'idea di come debba crescere la comunità senza frontiere impegnata a preservare le risorse del pianeta.
Ancora: un globo nero screziato di azzurro rimanda a mari, laghi e corsi d'acqua soffocati dalla plastica. Le opere che stanno ultimando suggeriscono soprattutto la corsa contro il tempo per arrestare il surriscaldamento della Terra. «In tutte
c'è molto dell'apporto di idee di Rossana, che studia psicologia» dice il giovane di Premosello. «Una delle opere che stiamo finendo - prosegue - riporta la visione che ha del quadrante dell'orologio la persona affetta da neglect, disturbo che insorge quando ictus danneggia la parte destra dell'emisfero cerebrale.
Non si riesce più a decifrare quello che c'è a sinistra. Capita anche a tanti di noi: incapaci di mettere a fuoco l'immagine completa di ciò che minaccia il nostro futuro». Qui per leggere l'articolo su "LA STAMPA": Oggetti di design dagli scarti del legno: “Così ho lasciato il lavoro d’ufficio” - La Stampa