Descrizione: Tra le 7 sculture forse questa è la più complessa che abbiamo realizzato. Da un listello di abete riciclato abbiamo ricavato 8 cubetti, successivamente bruciati (Shou Sugi Ban), spazzolati e verniciati di nero. Ogni cubetto è stato bucato su 3 lati per poter inserire in un secondo momento delle sottili barre di ottone. Quest’ultime sono state tagliate della stessa misura e poi verniciate di nero. Una volta asciutte abbiamo collegato ogni cubetto con le barre di ottone per andare a formare un cubo irregolare più grande. Il passo successivo è stato quello di tagliare lo spago, verniciarlo di nero e fissarlo su ogni lato della gabbia, lasciando libera una sola facciata per permetterci di inserire la sfera ricavata da un legno di faggio successivamente. Abbiamo utilizzato una tavola composta da più essenze, anch’essa riciclata, per realizzare la base su cui andare a fissare la gabbia. Una volta fissata la gabbia e la sfera sulla basa con delle barre di ottone (anch’esse verniciate), abbiamo chiuso la gabbia completamente, andando a legare lo spago sull’ultima facciata rimasta scoperta in precedenza.
Significato: La gabbia è da sempre il simbolo della privazione delle libertà personali. In questa scultura, al centro e all’interno della gabbia, vi è il pianeta. Ma non è la Natura del nostro pianeta ad essere privata delle sue libertà, essa un modo per esprimersi e per ribellarsi lo troverà sempre che sia in maniera rabbiosa o quieta. Ad essere in gabbia è l’uomo sulla Terra e i limiti che ci intrappolano sono le nostre stesse libertà. Sono proprio quest’ultime insieme ai nostri eccessi ad aver creato la gabbia intorno a noi. Una gabbia nera proprio come il petrolio che tanto ci ha concesso libertà quanto ingabbiato. All’interno di una gabbia si è limitati e ora lo siamo anche noi nelle scelte da intraprendere. Le strade per salvaguardare il pianeta sono poche. I nostri soprusi e sprechi ci obbligano ad indirizzare gli sforzi verso un’unica via, combattere in tutti i modi il cambiamento climatico e liberarci dalla gabbia che noi stessi abbiamo creato. Questa gabbia oscura attorno al pianeta rappresenta anche l’universo che attorno a noi si fa sempre più piccolo e opprimente. L’Universo del nostro agire, pensare e vivere è il creatore della gabbia e al tempo stesso è l’unico mezzo con cui è possibile liberarsi. Agiamo danneggiando il pianeta, pensiamo dimenticandoci della Natura e viviamo di eccessi e sprechi. Rivoluzionare il nostro agire, pensare e vivere, è l’unica soluzione per distruggere la gabbia e liberarci dall’idea di una possibile catastrofe.